06 Dicembre 2021
Chi l'ha detto che l'inverno non è periodo da visite in cantina. Qui vi proponiamo sei esperienze con le bolle, sei cantine che vi stupiranno per la qualità dei loro spumanti e sono perfetti per fare e farsi un bel regalo per le feste
Natale e Capodanno significano dedicare del tempo alla famiglia e condividere lo spirito festivo. Significano anche regali. Forse un viaggio, se possibile.
Ecco alcune idee per un'esperienza davvero frizzante. Avventure da provare e portare a casa perché ogni bicchiere sia più di un semplice sorso di vino, un'esperienza autentica da condividere.
Berlucchi, viaggio in Franciacorta
Il nome “Franciacorta” è celebre da poco più sessant'anni, quando un enologo che sarebbe diventato famoso, Franco Ziliani, suggerì al Guido Berlucchi, discendente della nobile famiglia dei Lana de’ Terzi, di rivoluzionare tradizioni consolidate. Insieme crearono il primo Metodo Classico in Franciacorta, un vino “spumante” all'interno di un territorio abituato a quelli fermi. Dopo alcune sperimentazioni, nel 1961 vennero etichettate le prime 3.000 bottiglie: un vero successo. Alla fine di quel decennio, il Franciacorta Berlucchi è già diventato il vino da esibire in tutte le occasioni importanti.
La cantina sotterranea seicentesca, scavata dieci metri sotto il livello del suolo, è il luogo in cui si raccontano tutte queste storie. Le pareti segnate dal tempo, le grandi pupitres dove riposano le bottiglie, la nicchia privata con l'ultimo esemplare dell'annata 1961: qui si può vivere il viaggio nella storia dell'enologia italiana.
Col Vetoraz, dove il Prosecco diventa Cartizze
Nonostante la sua popolarità – seconda solo allo Champagne tra gli spumanti – il Prosecco ha una storia centenaria, che solo pochi conoscono. Tale storia ha recentemente fatto di queste colline un patrimonio mondiale dell'UNESCO per la “viticoltura eroica” che le contraddistingue.
Un esempio di tale eccellenza è Col Vetoraz, situato a Santo Stefano di Valdobbiadene, 80 chilometri a ovest di Venezia. L'azienda produce bottiglie tanto lontane dal Prosecco che sappiamo tutti che ha tolto la parola “Prosecco” dalle etichette, concentrandosi sulle denominazioni di “Cartizze DOCG” e “Valdobbiadene DOCG”, considerate la prima qualità di questo vino.
Il Cartizze è prodotto su una piccola collina, con una superficie di solo 1 chilometro quadrato, nel cuore di Valdobbiadene, il centro storico più famoso del Prosecco per la qualità delle sue uve e dei suoi paesaggi. Una bottiglia da stappare qui, dalla finestra che si affaccia sulla vetta più alta del Cartizze, a quasi 400 metri di altezza e con vista sulle Alpi.
Feudi di San Gregorio, spumanti d'autore
A un'ora da Napoli e poco distante dal Vesuvio, Feudi di San Gregorio è la cantina simbolo del rinascimento vinicolo del Sud Italia dopo il violento terremoto che colpì la zona nel 1980.
La fondazione della nuova cantina ha visto la partecipazione di importanti architetti e designer. I tour che si possono prenotare sono momenti di "gusto" in tutte le sue forme: una vera gioia per gli occhi, ma anche per il palato. All'interno della tenuta si trova il ristorante Marennà, recentemente ristrutturato, un vero punto di riferimento della migliore cucina dell'Irpinia e del Sud. Un luogo dove degustare incredibili spumanti abbinati a menù esclusivi.
Feudi di San Gregorio ha infatti rivoluzionato i canoni millenari del vino campano, applicando il Metodo Classico alle tradizionali uve locali, con l'aiuto di un grande nome del mondo dello Champagne: Anselme Selosse. Una delle ultime creazioni è lo spumante Dubl Esse, prodotto anche come rosé in edizione limitata: racchiude il meglio delle uve locali all'interno del suo esclusivo packaging. Tante sono le attività per chi vuole visitare la cantina – ma non può mancare la degustazione guidata del Metodo Classico Campano e dei prodotti tipici locali.
Cascina Chicco, il Nebbiolo con le bolle
Cascina Chicco produce vini nel Roero da tre generazioni ed è un'icona in Piemonte. Le sue cantine sono una cartolina della bellezza di questo territorio. Una location unica e struggente: un doveroso omaggio al Roero e ai suoi vini. Spettacolare anche l'ambientazione sotterranea: una cantina di oltre cinquemila metri quadrati scavata sotto la collina, con una profondità che arriva fino a 28 metri. Un dedalo di barriccai, aree di affinamento, corridoi di stoccaggio, “crutin” e “infernot” scavati nella nuda roccia, sale di degustazione e nicchie dove sono custodite riserve storiche e annate.
Cascina Chicco è stata una delle prime cantine a trasformare il Nebbiolo (l'uva utilizzata per il Barolo) in uno spumante Metodo Classico. Cuvée Zero, il Metodo Classico Extra Brut a base di Nebbiolo è il vino di punta di Cascina Chicco in purezza, ed è apprezzato a livello internazionale. Un tour della cantina sotterranea e la degustazione personalizzata danno l'opportunità di cogliere appieno – senza alcuna mediazione – l'unicità dei prodotti del terroir del Roero e delle Langhe. Qui si respira la storia delle quattro generazioni che sono succedute al suo fondatore “Chicu” Faccenda, il cui moniker è diventato un marchio di vino internazionale.
Coppo, la cattedrale dello spumante italiano
Adagiato nel nord delle Langhe, Canelli è un comune situato in riva al fiume Belbo, nelle colline dell'Alto Monferrato. Canelli è la patria dello spumante italiano: qui in Italia è stato introdotto il Metodo Classico, e Cantina Coppo è pioniera in questo campo dal 1892. Riserva Coppo Alta Langa DOC nasce dalla passione del suo fondatore per lo champagne: questa bottiglia simboleggia questa favola. Una storia che si può rivivere a pieno visitando le cantine, riconosciute dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità: un tempio dedicato al vino.
Le Cattedrali Sotterranee (così vengono chiamate le enormi cantine) corrono sotto le colline di Canelli. Si estendono per oltre cinquemila metri quadrati e raggiungono una profondità di quaranta metri. Percorrendole si attraversa l'intera collina, fino al tunnel dove riposano gli spumanti.
Bortolomiol, gli inventori del Prosecco Brut
Giuliano Bartolomiol è stato un pioniere. È stato lui a fare del Prosecco – vino che si beveva esclusivamente nelle zone limitrofe di Valdobbiadene e Conegliano – in un prodotto internazionale sinonimo di “spumante made in Italy”. Negli anni '60 realizza per primo una versione “brut” del Prosecco: una variante senza residui zuccherini, anticipando le attuali tendenze internazionali. Questo ha reso la sua azienda un punto di riferimento nel panorama internazionale del Prosecco Superiore DOCG.
La tenuta si trova in una zona con una perfetta esposizione (le Alpi a nord e il mare Adriatico a sud-est), ma anche impegnativa: tutto il lavoro in vigna deve essere fatto a mano. Alla sua testa ci sono quattro sorelle che hanno ereditato l'eredità del padre. Puoi vivere la bellezza dei vigneti, la storia della regione e il perlage degli spumanti Bortolomiol attraverso un tour personalizzato della cantina e una degustazione nel luogo in cui vengono prodotti i vini.